Il Suo nome risuona come un’eco infinita, la Sua immagine ci è familiare fin da quando eravamo bambini, eppure di Lei sappiamo ancora così poco.
MARIA è la parte femminile di Dio, insieme madre, figlia e sposa di Dio stesso. Ed è probabilmente la “colomba bianca” che per secoli abbiamo denominato Spirito Santo.
Tutti i popoli e le tradizioni del mondo venerano in Lei il principio femminile, che unisce saggezza e forza, fecondità e accoglienza, fede e speranza. Eppure il Suo mistero resta intatto, né ci siamo ancora resi conto che questo è il Suo tempo: il tempo in cui la materia e la luce finalmente tornano ad essere una cosa sola, nei circoli spirituali come nei laboratori scientifici. Una rivoluzione che ci porterà ben presto a comprendere il vero significato della tanto osannata verginità di MARIA, che è la verginità di una materia capace di rinascere da se stessa e di rigenerarsi all’infinito. O a comprendere l’arcano della Sua ascensione al cielo in spirito e corpo, una possibilità appannaggio di noi tutti se, come Lei, sapremo assottigliare le maglie della nostra materia bruta e lasciare che la luce finalmente la trasfiguri.
MARIA dunque: o la riscoperta di un modo di essere dell’umanità, nell’epoca in cui è chiamata a superare il proprio limite materiale e i propri pregiudizi mentali.
MARIA madre di un Dio di cui tutti siamo parte.
MARIA terra promessa. Guida alla conciliazione degli opposti. Simbolo di una grazia e di una bellezza senza le quali il mondo non potrà salvarsi.
Visto che la religione e la storia l’hanno tanto trascurata, proviamo allora a conoscerLa meglio. A decifrarne il messaggio.
Ad incontrarLa davvero.